Dolori alla schiena
Che cos'è?
Il dolore alla schiena o, più comunemente definito, mal di schiena è una condizione altamente debilitante che colpisce uomini e donne in egual misura. Il mal di schiena è una delle cause principali di malessere, difficoltà motorie, assenza da lavoro e limitazioni nello svolgere le normali attività della vita quotidiana. Il picco di incidenza si ha fra i 30 e i 50 anni e gli episodi, generalmente acuti, si risolvono entro un mese. Tuttavia, in alcuni soggetti possono recidivare, ricomparendo dopo un periodo di benessere, o persino cronicizzare.
Tipi di mal di schiena
Il dolore alla schiena viene classificato come:
- acuto – si risolve entro 1 mese (il più del 90% dei casi);
- subacuto – si protrae, anche se in forma lieve e attenuata, fino a 3 mesi;
- cronico – si prolunga oltre i 3 mesi.
Inoltre, una seconda distinzione viene fatta in termini di frequenza: il dolore alla schiena può essere episodico, ossia un evento singolo, o recidivante, quando si ripresenta nel tempo dopo un periodo di assenza.
Il mal di schiena può avere inoltre diverse forme:
- lombalgia non specifica – il dolore si localizza nella parte bassa della schiena (zona lombare, sia destra che sinistra, compreso fra il margine inferiore delle costole e le pieghe inferiori dei glutei) e può irradiarsi alla coscia, senza mai superare tendenzialmente il ginocchio;
- radicolopatia (lombosciatalgia e lombocruralgia) – in caso di sciatalgia il dolore si irradia oltre il ginocchio e può anche non presentarsi a livello lombare, mentre in caso di cruralgia il dolore arriva a irradiare la parte anteriore della coscia.
Cause del mal di schiena
Alla base del mal di schiena, è presente una causa meccanica.
Sono ipotizzabili cause meccaniche come:
eccessiva o abnorme stimolazione della zona lombare e delle strutture anatomiche (muscoli, legamenti, radici nervose...);
lesioni traumatiche muscolo-legamentose;
processi degenerativi dei dischi intervertebrali e delle faccette articolari e spinose.
In alcuni dei casi la causa non è meccanica e sono riconoscibili cause gravi (es. fratture o infezioni). Oppure vengono riconosciute cause viscerali-sistemiche (es. malattie gastrointestinali, malattie renali…). Queste cause vengono escluse rapidamente in fase diagnostica.
Esistono dei fattori di rischio che possono innescare o accentuare il dolore alla schiena:
- attività fisica troppo intensa;
- piegamenti frequenti e torsioni repentine;
- sollevamento di pesi eccessivi;
- lavoro manuale ripetitivo;
- posture statiche protratte nel tempo;
- vibrazioni eccessive.
Esistono poi una serie di fattori di rischio psico-sociali che possono aggravare il problema: ansia, stati depressivi, insoddisfazione sul lavoro e stress psicologico.
Come trattare il mal di schiena
Obiettivo del trattamento è quello di ridurre il dolore alla schiena e le disabilità, limitandone soprattutto il peggioramento nel tempo. In primis, però, il medico deve rassicurare chi soffre di mal di schiena acuto (lombalgia non specifica) che la prognosi è sempre favorevole, vista la natura benigna del disturbo. Non è necessario sottoporsi a radiografie o risonanza magnetica prima di 4-6 settimane (in assenza di campanelli di allarme secondo il giudizio del medico).
Se il dolore alla schiena e i problemi motori sono persistenti e frenanti, è possibile provare Spididol, un analgesico non oppioide, a base di ibuprofene sale di arginina, in grado di favorire il trattamento della sintomatologia.
Spididol è una formula a base di ibuprofene sale di arginina: grazie alla presenza di arginina, l’ibuprofene viene solubilizzato velocemente e assorbito altrettanto rapidamente offrendo un pronto intervento contro il dolore acuto alla schiena. Spididol può iniziare ad agire a partire da 5 minuti dopo la sua somministrazione.
Prevenzione e rimedi
Esistono una serie di comportamenti e stili di vita che possono incidere positivamente, prevenendo la comparsa di dolore alla schiena o accelerandone la risoluzione:
rimanere attivi e, se possibile, non lasciare il lavoro;
non rimanere a letto (se non nei giorni iniziali di dolore alla schiena intenso);
continuare/riprendere gradualmente le normali attività della vita quotidiana;
modificare/alleggerire la mansione lavorativa (no sollevamento pesi, trazioni, spinte…) ridurre lo stress da lavoro;
fare attività fisica moderata (meglio se aerobica, senza sovraccaricare la colonna, almeno 2 ore alla settimana);
considerare l’applicazione di calore locale; in caso di persistenza del fastidio, considerare la manipolazione (dopo 2-3 settimane).
Se il dolore alla schiena persiste è invece necessario rivolgersi a uno specialista (neurochirurgo/neuroradiologo, ortopedico o fisiatra).