Mal di denti
Che cos’è?
Con mal di denti si indica il dolore localizzato nella zona dei denti e della mascella.
È uno dei dolori più comuni che, secondo uno studio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, affligge più di 3 miliardi di persone nel mondo. A volte può rendere difficile mordere, masticare, concentrarsi e perfino dormire.
È caratterizzato da:
- un inizio improvviso;
- un’intensità variabile, che può andare dal leggero fastidio al dolore decisamente intenso e pungente, di breve durata o continuo;
- un’aumentata risposta ad uno stimolo di solito non doloroso, come ad esempio l’esposizione al freddo, al caldo, il contatto con alimenti e bevande dolci o la semplice masticazione.
Le cause del mal di denti
IL DOLORE CHE HA ORIGINE DAL DENTE
Il mal di denti si manifesta quando la parte più interna del dente, chiamata polpa dentale, si infiamma. Le cause possono essere molto diverse:
- la carie: un’infezione batterica che si sviluppa all’interno del dente. Quando l’erosione provocata dalla carie è tale da distruggere lo smalto (lo strato più superficiale del dente), la dentina (il materiale che costituisce la struttura interna del dente) viene esposta agli attacchi degli agenti esterni (caldo, freddo, cibi dolci) che infiammano la polpa del dente. Una cattiva igiene orale è uno dei principali fattori che aumenta la probabilità della comparsa di carie.
Quando la carie diventa più profonda e il danno al dente aumenta, si verifica invece una infiammazione diretta della polpa, cioè una pulpite; - un ascesso: un’infezione in cui si ha la formazione di pus all’interno. Può avere origine da una carie o da una pulpite non adeguatamente curate. La sua comparsa può essere sospettata quando il dente diventa sensibile alla compressione e alla percussione: in questi casi il mal di denti è spesso accompagnato da gonfiore, febbre, cattivo sapore in bocca;
- una frattura del dente: spesso è così piccola da essere invisibile ad occhio nudo. Un’elevata sensibilità del dente al freddo e al caldo può essere il sintomo di una rottura nel dente;
- la recessione gengivale: le gengive che si ritirano, infatti, possono lasciare esposte le parti più sensibili della radice del dente.
IL DOLORE CHE NON HA ORIGINE DAL DENTE
Altre possibili cause di episodi di mal di denti riguardano condizioni che non coinvolgono la polpa dentale, bensì tessuti di sostegno del dente, ad esempio:
- gengiviti e parodontiti, in cui la gengiva appare arrossata e aumenta di volume. Sono caratterizzate da dolore sordo, mal localizzato, continuo o che si presenta durante la masticazione;
- ascessi parodontali, lesioni gengivali, come afte e ulcere, o infiammazione delle gengive dovute all’eruzione di un dente, come nel caso dei denti del giudizio, chiamata pericoronite, che talvolta si presenta con secrezione purulenta e dolore che peggiora con la masticazione.
Sintomi del mal di denti
Comprendere le caratteristiche con cui il dolore si manifesta è un passo per risalire facilmente alla causa del mal di denti.
- Quando il dolore compare solo in presenza di uno stimolo scatenante e tende a sparire se lo stimolo viene meno, è facilmente riconducibile a una pulpite reversibile, spesso coincidente con una carie poco profonda.
- Un dolore che invece dura nel tempo dopo essere stato provocato o che compare spontaneamente e non accenna a svanire è ricollegabile a un’infiammazione irreversibile della polpa del dente.
- Un dolore costante che peggiora quando si mastica o si morde e in cui il dente interessato viene identificato con precisione può invece segnalare la presenza di un ascesso; a questi sintomi a volte si può aggiungere un gonfiore della mucosa e una guancia gonfia e dolente.
- Altre volte un dolore acuto, intermittente e lancinante può essere sintomo di una nevralgia, provocata da lesioni ai nervi. Il mal di denti può essere facilmente confuso con una nevralgia ai denti, per tale motivo è necessario rivolgersi al medico per poter distinguere le due patologie e trattare adeguatamente il dolore.
Prevenzione e rimedi
Il modo migliore per poter prevenire l’insorgenza del mal di denti è avere cura di mantenere denti e gengive più sani possibili. Per farlo è necessario:
- effettuare periodici controlli dal dentista: i controlli regolari permettono di identificare i primi segnali del disturbo e adottare le misure appropriate, come la pulizia dei denti, che può prevenire l’insorgenza di problemi al cavo orale.
- Limitare l’apporto di alimenti e bevande zuccherate: si dovrebbero evitare gli zuccheri, contenuti in dolci e snack, preferendo frutta e verdura, che stimolando la salivazione, favoriscono la rimineralizzazione dei denti.
- Prendersi cura dei propri denti e gengive: lavare i denti regolarmente due volte al giorno per circa due minuti con un dentifricio al fluoro e utilizzare ogni giorno il filo interdentale riducono la formazione di carie.
- Evitare di fumare: il fumo infatti aumenta di 7 volte il rischio di sviluppare disturbi a carico delle gengive.
Quando, nonostante le misure preventive, il mal di denti dovesse continuare a presentarsi può essere necessario rivolgersi immediatamente al dentista o a un medico.
BISOGNA RIVOLGERSI AD UNO SPECIALISTA SE IL MAL DI DENTI:
- dura da più di due giorni;
- non va via neanche dopo aver assunto degli antidolorifici;
- si presenta con febbre alta, dolore nella masticazione, gengive arrossate o cattivo sapore in bocca;
- è accompagnato da guance o mascelle gonfie.
PER ATTENUARE IL MAL DI DENTI:
- può essere utile assumere un analgesico-antinfiammatorio. Spididol, a base di Ibuprofene Sale di Arginina, è un antinfiammatorio indicato per il trattamento di dolori di varia natura;
- sarebbe opportuno fare dei risciacqui con acqua salata;
- può essere d’aiuto prediligere alimenti morbidi come yogurt e uova strapazzate;
- è preferibile non assumere alimenti zuccherati, molto caldi o molto freddi;
- non è consigliato fumare;
- si dovrebbero evitare cibi che implicano una forte masticazione.
Prima di iniziare qualsiasi trattamento, chiedi consiglio al tuo medico o al tuo farmacista.